LAPIDI E CIPPI PRESENTI SUL
TERRITORIO DELLA IV CIRCOSCRIZIONE DELLA CITTA’
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Bravin Giuseppe
Descrizione:
Nato a
Torino il 19 settembre 1922, abitante in via Don Bosco
6,
tornitore meccanico, iniziò l'attività clandestina sin
dal settembre 1943. Entrato nel Gap comandato da
Giovanni Pesce, col nome di battaglia Brado, partecipò a
numerose operazioni di sabotaggio in città. All'alba del
17 maggio 1944, dopo un attentato all'antenna radio
presso la cabina Eiar di Stura, in corso Giulio Cesare,
venne involontariamente ferito da uno dei compagni con
cui stava fuggendo. Catturato dai militi della Gnr, subì
torture e sevizie perché rivelasse i nomi degli altri
gappisti e i rifugi cittadini, ma non cedette. Due mesi
più tardi, dopo un periodo di permanenza nell'infermeria
del carcere, venne prelevato e ucciso per rappresaglia
dai tedeschi che intendevano vendicare così il ferimento
- avvenuto qualche giorno prima - di un sottufficiale
fascista. Dopo aver assistito all'impiccagione di
quattro compagni in corso Vinzaglio angolo via Cernaia,
venne condotto in corso Giulio Cesare, nei pressi del
luogo dell'ultima sfortunata azione, e impiccato il 22
luglio 1944 con Giovanni Costanzo. Qui è collocata una
seconda lapide. |
FONTI:
Asct,
Urbanistica e Statistica, Pratica toponomastica n. 669,
deliberazioni della Giunta popolare, 10 novembre 1945,
verbale 37
Aisrp,
Banca dati Partigianato piemontese
R.
Luraghi, Il movimento operaio torinese durante la
resistenza, cit., pp. 122, 182, 239
Aisrp,
Fondo Associazione nazionale famiglie martiri caduti per
la libertà
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tratto da:
http://intranet.istoreto.it/lapidi/default.asp |
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